Non sapevo piu’ di avere un’anima
nuda e incendiata da nuovi sentori
di pelle morbida e temporali estivi.
Aveva provato a farsi luce
tra rovi di more e bacche rosse
nei boschi fitti di tane e sospiri
ma invano.
Sento nel gioco della folla
tra sagome e pensieri
il contatto estremo di petalo e fiore
e come l’affluente al fiume
il sangue nuovo si trascina al cuore.
A.R.
bellissima!
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Grazie di cuore.
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