Vale sempre il principio di autodeterminazione dei popoli e dell’individuo in generale. La conquista della libertà e l’affrancamento dalla schiavitù dei tiranni è un problema davvero grosso e il mondo occidentale, abituato alla fretta e a schiacciare i problemi con un bulldozer non lo ha ancora capito. La conquista della libertà è un processo di consapevolezza lento e doloroso che non va abortito con azioni di forza. Nel personale, quanto tempo occorre prima che acquisiamo una certa dimestichezza con gli errori, con i fallimenti? Una vita non basta. Così la presunzione di conoscere il finale della storia prima che si arrivi alla fine del capitolo ci porta ad intervenire con provvedimenti sbrigativi e sommari nelle culture altre per interessi personali, egemonici spacciandoci per detentori della vera civiltà.
È come mettere una fuoriserie in mano a chi non ha nemmeno la patente. Piazzare un governo democratico in fretta e furia quando la popolazione è impegnata in lotte intestine e tribali è un provvedimento davvero azzeccato. Eliminare una dittatura sostituendo i vertici quando la coscienza individuale ancora non funziona e non ci sono i mezzi materiali e intellettuali per metterla in moto è una intuizione politica davvero geniale. Cade una testa e il gioco è fatto. Basta spogliare le donne dal burka, mandarle a votare, trasmettere a reti unificate e il gioco è fatto. Mentre i cecchini sparano dalle alture.
Io mi vergognerei di offendere l’intelligenza della gente in questo modo, servendomi di bambini straziati e villaggi bruciati e giustificando le continue ingerenze come inevitabili e filantropiche. Vedere la guerra fa male, ma non come quella che dovremo affrontare come ultima spiaggia per cercare di spegnere questa polveriera. Lasciate che sia il popolo a decidere quando è primavera.
Traditori e traditi
Si nasce con un destino strano, quello di essere traditori e traditi. La prima volta durante il distacco brusco dalle braccia della madre che decide quando è l’ora di interrompere il rapporto simbiotico con il proprio figlio. Che non si sarebbe sentito ancora pronto a spiccare il volo. Poi l’umanità di un padre che si rivela straziante da accettare. E l’amico, il cambio di rotta del tuo partito, l’eterno partner di una vita. Il tradimento è affrancazione di sè, un momento in cui la percezione delle proprie potenzialità diventa un’energia irrefrenabile che va indirizzata verso una realtà esterna al proprio vissuto quotidiano. I giudizi di valore, in questo caso, diventano inutili e demagogici visto che nessuna coercizione è riuscita a mantenere l’uomo ancorato alle proprie sicurezze malgrado politica e religione abbiano cercato di esercitarne il controllo. Tradimento come parola ha un significato negativo. Perchè tradire è uccidere una persona convinta di possedere il controllo sull’altro, il controllo delle pulsioni e delle comuni ideologie. Il problema è quindi rinunciare a sè stessi o all’amore dell’altro. Sono convinta che seguire lo snodarsi della propria vita nelle sue spigolature non sia tradire. Si può avere rispetto dell’altro in molti modi: saper lasciare alle spalle persone e situazioni quando i binari si dividono o percorrere strade parallele per esigenze del momento non è il peggiore dei mali. Molti amici persi senza motivo non sono lutti ma evoluzioni dell’Io, pensare nella coppia in maniera onnipotente di bastare sempre all’altro è un atto di superbia.
E l’odio e il rancore non fanno parte del sentimento più nobile che esista: l’amore per la libertà.
Premio “L’Arco di Aprilia”
PR.I.S.M.A. presenta il premio “L’Arco di Aprilia”, con il Patrocinio delComune Di Aprilia
Il premio, una idea di Marina Cozzo, è rivolto alle persone che hanno dedicato parte della loro vita alla crescita e al benessere della comunità Apriliana.
Domenica 8 febbraio 2015 ore 10.00 – Sala Consiliare del Comune di Aprilia
Coordinamento a cura di Antonella Rizzo e Alfonso Perri
Intermezzi a cura dell’AssociazioneCulturale Diapason
(esca) News: EscaMontage in onda, su Rai3
EscaMontage sull’onda delle sorprese, anzi, in onda, on TV!
Il mondo EscaMontage raccontato in un servizio televisivo, realizzato dalla giornalista Rai Mariella Anziano, in onda il 5 febbraio su Rai 3, per la trasmissione del mattino “Buongiorno Regione”.
Vi aspettiamo, on TV!!