
È un po’ che non parlo di Poesia. Non sono per le relazioni artistiche monogame, preferisco le relazioni aperte a tutte le possibilità, il confronto con tutte le forme d’arte. Si capiscono i propri limiti e le proprie possibilità solo mettendosi in gioco all’esterno del circolo ristretto in cui si vive. Quindi anche in questo autunno inoltrato ho accumulato una serie di progetti da sviluppare nel futuro prossimo.
C’è un evento che sto preparando con la danzatrice e coreografa Maria Borgese, la collaborazione con una testata pontina, e la trilogia poetico-teatrale delle mie Donne che sta per essere ultimata.
Aspetto poi con ansia di leggere il saggio in uscita per Edilet e curato da Marco Onofrio su trenta poetesse contemporanee di particolare interesse letterario, tra le quali figuro anche io.