a cura di Marco Cinque e Beppe Costa, con Léo Ferré, Erri de Luca, Jack Hirschman, Ray Hallen, Paul Rougeau, Carlos Santana, Caryl Chessman, Fernando Eros Caro, Vivian Lamarque, e molti altri.
Ci sono anch’io, grata ai curatori.
a cura di Marco Cinque e Beppe Costa, con Léo Ferré, Erri de Luca, Jack Hirschman, Ray Hallen, Paul Rougeau, Carlos Santana, Caryl Chessman, Fernando Eros Caro, Vivian Lamarque, e molti altri.
Ci sono anch’io, grata ai curatori.
Alla fine si diventa chiusi nella solitudine, anche se rimangono delle fessure di comunicazione attraverso le quali avvengono gli scambi. Osmotici, sinceri, ma si ritorna nella solitudine. Rimane l’onore, parola desueta, cinematografica, a rinnovare ogni volta i patti spontanei. Non c’è regola, però, niente che sia codificato perché niente è avvenuto secondo un rigore morale, niente è stato indirizzato verso un ideale comune. La fate facile a prendere le parti dei derelitti. Lo sapete che sono i peggiori, quando si trovano a condividere lo stesso marciapiede? Ti giri e ti prendono per il culo. Non potete capire il dolore del tradimento perché qualcuno è sempre arrivato a dondolare la vostra culla, quando urlavate nella notte di paura. La bella gente ti aiuta perché vede quello sprazzo creativo e pensa di potersi nobilitare e fare il bene, pratica di redenzione. Dovrai rinunciare ai tuoi ritmi circadiani per rubare il mestiere e qualcosa che ostenterai orgoglioso, quando ti affrancherai dalla schiavitù. Però, vi prego, non sferzate la bestia con il moralismo sui buoni e i cattivi, è impossibile seguire i punti cardinali quando il branco rifiuta il cucciolo, ha un odore diverso, non è familiare. Perciò sentitevi ricchi, e stronzi, quando parlate di palazzine popolari perché avete festeggiato il Natale comunque, e questo basta a sentirsi parte di un mondo. C’è rabbia nell’indignazione dei giusti, ma non sarà mai quel sentimento di nausea verso la propria specie, e ancora la profonda solitudine. Per questo non capirete da quale parte naviga l’imbarcazione perché si affida ai venti, e non alla guida di un capitano. Tutto è avvenuto dopo, quando il caos primordiale è stato domato e c’era da arginare chi non accettava gli esiti della rivoluzione. Prima c’era solo l’onore, e la solitudine.
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"Temo che lasciarsi andare nel nero di seppia di questa volta fermi il respiro di un corpo sospeso. E se pure fosse divino odio il sonno, e i suoi pentimenti..."
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